mercoledì 20 febbraio 2013

On 2/20/2013 11:36:00 AM by La Bottega della Luna in    No comments

 




È importante partecipare, anche solo con un fiore, per ricordare le nostre conquiste sociali, politiche ed economiche, ma anche per lottare contro le discriminazioni e le violenze cui ancora siamo fatte oggetto in molte parti del mondo.
Un po’ di storia, breve breve, per sfatare la leggenda sulla sua origine, ricordare il valore ancora attualissimo di questa giornata e scoprire attraverso i nostri album fotografici come si è festeggiata nel tempo e nel mondo.

Chiariamo subito un equivoco, non saprei dire da cosa originato ma tuttora diffuso dai media: non è mai esistita a New York la fabbrica di camicie Cottons, non ci sono mai state donne scioperanti morte nell’incendio che l’ha distrutta. Anche se un tragico incendio è avvenuto il 25 marzo del 1911 alla fabbrica Triangle, uccidendo 140 persone, in maggioranza giovani donne europee immigrate.

Ma allora, come nasce questa Festa?
Il primo Woman Day risale al 1909, quando il partito socialista americano decise di raccogliere l’invito dell’Internazionale socialista del 1907 e mobilitare le donne in favore del loro diritto al voto. Nel 1911 ci furono le prime manifestazioni in Europa, nel 1922 la prima in Italia.

Perché l’8 marzo?
Il 23 febbraio 1917 ci fu a San Pietroburgo una straordinaria e massiccia manifestazione delle donne che protestavano contro la guerra e la fame, per i loro diritti e per il voto. È senza dubbio stata la prima protesta di massa al mondo delle donne. Era il 23 febbraio secondo il calendario gregoriano vigente in Russia, per il resto del mondo l’8 marzo. Quattro anni dopo, sempre in Russia, questa data venne ufficializzata come la Giornata internazionale dell’operaia e nel 1922 anche il partito comunista italiano iniziò a celebrare l’8 marzo come giornata della Donna lavoratrice.

La Giornata Internazionale della Donna come oggi la conosciamo risale al 1975 durante l’International Women Year e su suggerimento dell’ONU. Venne confermata la data dell’8 marzo – che nel frattempo si era diffusa nel mondo intero – come giorno per i diritti delle donne, l’eguaglianza, l’emancipazione, il progresso sociale.
La mimosa

La tradizione della mimosa è tutta italiana. Le prime donne ad associare un fiore all’8 marzo furono le francesi: distribuivano mughetti.  Ma i mughetti costavano, mentre in Italia le mimose erano abbondanti e si trovano gratis in molte strade romane. Fu così che alcune donne romane dell’UDI (unione donne italiane) nel 1944 scelsero questo bellissimo fiore come simbolo dell’8 marzo.

Il senso dell’8 marzo oggi
Certamente le donne nel mondo occidentale hanno ottenuto molte conquiste, la nostra condizione oggi è decisamente migliore rispetto a quella delle nostre nonne, ma la parità è ancora tanto lontana.

Lottiamo oggi per la reale parità dei sessi, per il sostegno alle donne che lavorano e contro la violenza sulle donne e sulle bambine, dal femminicidio alle mutilazioni, dagli stupri alla sottomissione fisica e psicologica. Siamo il motore del mondo, prendiamoci la dignità e il rispetto cui abbiamo diritto.

Gli album fotografici
Abbiamo scelto di ricordare l’8 marzo con una carrellata di immagini, più significative di tante parole. Cominciamo oggi con le immagini del passato, quelle della memoria in bianco e nero. Nei prossimi giorni pubblicheremo l’album dei tempi più recenti.






















 
 
 

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